"Propr. Mary Louise S., attrice statunitense. Bionda, volto spigoloso dai lineamenti duri, occhi sporgenti, dopo gli studi d'arte drammatica ed esperienze di successo in teatro e in televisione, esordisce sul grande schermo alla fine degli anni '70. Il primo ruolo importante lo ottiene nel drammatico Il cacciatore (1978) di M. Cimino, dove interpreta Linda, la sensibile fidanzata rimasta sola. L'anno seguente fornisce due ottime prove come vendicativa Jill nel crepuscolare Manhattan (1979) di W. Allen e come moglie in attesa di divorzio nel drammatico Kramer contro Kramer (1979, con cui vince l'Oscar) di R. Benton. L'estrema professionalità (è famosa per lo studio maniacale dei personaggi) e l'eccezionale talento in pochi anni la portano a diventare una delle più grandi attrici statunitensi, amata da critica e pubblico. Nelle pellicole successive è l'eroina ottocentesca e l'attrice che la impersona sul set nel melodrammatico La donna del tenente francese (1981) di K. Reisz, una polacca scampata al lager nazista e custode di un terribile segreto nel cupo La scelta di Sophie (1982, Oscar) di A.J. Pakula, l'operaia in un impianto nucleare che denuncia le pessime condizioni di lavoro nel biografico Silkwood (1983) di M. Nichols, la scrittrice innamorata dell'avventuriero R. Redford nel patinato La mia Africa (1985) di S. Pollack, la tranquilla moglie e madre affettuosa con il ricordo di un grande amore nell'intenso I ponti di Madison County (1995) di C. Eastwood, un'insegnante di violino nel melenso La musica del cuore (1999) di W. Craven. In una filmografia più che mai ricca e copiosa, notevoli anche il suo duetto con D. Keaton in La stanza di Marvin (1996) di J. Zaks, il ruolo della zia rigida e formale in Ballando a Lughnasa (1998) di Pat O'Connor, la parte dell'editrice lesbica newyorkese in The Hours (2002) di S. Daldry e quella della giornalista impegnata in un'inchiesta su un pittoresco coltivatore di fiori rari della Florida in Ladro di orchidee - Adaptation (2002) di S. Jonze. Nel 2004 il regista J. Demme l'ha voluta nel ruolo della senatrice reazionaria, madre spregiudicata e politica ambiziosa, in The Machurian Candidate, remake del classico Va' e uccidi (1962). Spigliata e spiritosa nelle commedie, è la psicanalista di U. Thurman in Prime (2005) di B. Younger, mentre si aggiudica un'ennesima nomination all'Oscar per la luciferina Miranda Priestley di Il diavolo veste Prada (2006) di D. Frankel; canta e balla davvero sia in Radio America (2006) di R. Altman sia in Mamma mia! (2008) di P. Lloyd. Interpreta invece altri due ruoli di «lady di ferro» a lei congeniali in Leoni per agnelli (2007) di Redford e in Rendition - Detenzione illegale (2007) di G. Hood. Nella sua carriera ha collezionato ben 15 nomination agli Oscar, confermandosi come una delle attrici di maggior talento della Hollywood degli ultimi decenni del '900."